Chiese

Archivio di San Pietro, G. BELFORTI A. MARIOTTI, Memorie istoriche de’ castelli e ville del territorio di Perugia, Porta santa Susanna, c.m. 296; A. BOLLONI, San Rocco e San Sebastiano. Ragioni della presenza delle loro immagini nella chiesetta di S. Stefano, (senza data e senza luogo d’edizione); Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV. Umbria, a cura di P. Sella, Città del Vaticano 1952, p. 458, n° 6820; G. RIGANELLI, Castrum Agelli. Un castello perugino e il suo territorio nel medioevo, Agello (Magione) 1992.


Agello
CAPPELLA DEI CADUTI (O CHIESA DI SAN ROCCO E SAN SEBASTIANO)
Questa chiesa, conosciuta con il nome di San Rocco e San Sebastiano, stando a quanto riportato da Alfredo Bolloni era intitolata in origine a Santo Stefano. Tuttavia occorre evidenziare come l’Agello dove si trovava la chiesa di S. Stefano non era il nostro Agello, ma un luogo con lo stesso nome nella diocesi di Spoleto. Al di là di simile questione occorre sottolineare come l’intitolazione dell’edificio prima a San Sebastiano poi anche a San Rocco, risalga al periodo a cavallo tra i secoli XV e XVI, quando il flagello della peste colpiva un po’ tutte le campagne italiane ed europee più in generale. Menzionata come cappella di S. Sebastiano del castello di Agello sul finire del Quattrocento, quando appare proprietaria di un piccolo appezzamento terriero, fu probabilmente in questo periodo che acquisì anche il titolo di S. Rocco. Sta di fatto che sul finire del Settecento, nel manoscritto di Giuseppe Belforti e Annibale Mariotti, si parla di una chiesa di S. Rocco a quel tempo in rovina. Sulla parete di fondo della cappella vi è un affresco che rappresenta la Crocifissione, del secolo XVI e attribuito all’Alfani o ad un pittore della sua scuola. Anche il portale in pietra calcarea è di quel secolo. Al suo interno si conservano le due statue lignee dei Santi Rocco e Sebastiano, risalenti ai primi anni del Seicento, ma non si conosce la data della loro esatta collocazione.
Nel 1926 in essa vennero collocate le lapidi in onore dei caduti della prima guerra mondiale e, successivamente quelle in onore dei caduti dell’ultimo conflitto e dei partigiani caduti a Monte Buono.

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