Chiese

G. DOGANA, Sant’Arcangelo del Trasimeno. Appunti storici e di cronaca di una piccola comunità, Magione 2002.


Sant'Arcangelo
EDICOLA AL VOCABOLO BARTOCCIAMI
Detta «la Madonnuccia» dagli abitanti di Sant’Arcangelo, quest’edicola sembra sia stata edificata all’inizio del secolo XIX e al suo interno doveva esservi un dipinto raffigurante la Vergine. Fino all’inizio del Novecento è stata «oggetto di una forma di devozione a scopo terapeutico – protettivo abbastanza singolare». Infatti quanto rimaneva dell’immagine della Madonna «era spesso ricoperto da grappoli di sacchetti appesi alla lampada votiva dell’edicola». I sacchetti, che contenevano la «polvere di intonaco raschiato dall’immagine sacra», erano stati portati per qualche tempo da dei bambini, al collo, «per guarirli dalle più comuni affezioni infantili». Accanto a tale uso terapeutico ve ne era un altro che riguardava le puerpere, le quali tenevano il sacchetto al collo per favorire l’abbondante produzione di latte. Una volta utilizzati venivano «riportati all’edicola ed appesi».

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