La costruzione di questa chiesa risale al 1631 e, a quanto sembra, si ebbe dopo che l’immagine della vergine con il bambino conservata al suo interno ebbe a sanguinare a causa di un sasso scagliato contro la stessa da un pastore a causa della sua perdita al gioco con un altro pastore. L’immagine era dipinta su un muro che si trovava al vocabolo «Li Prati»; detto muro fu quindi segato e trasportato, con l’immagine, nella chiesa che subito si iniziò a costruire. L’immagine sacra, stando a quanto riportato dal parroco di S. Arcangelo don Stefano Laurenzi, si rivelò miracolosa e lo stesso sacerdote enumera cinque episodi miracolosi uno dei quali lo vide coinvolto. Alla destra dell’altare vi era pitturato san Francesco, san Carlo Borromeo e san Bonaventura. Dalla parte opposta vi era invece l’immagine di san Giuseppe e san Secondo martire. Non pochi, attorno al dipinto della Vergine, dovevano essere gli ex voto donati da coloro che avevano ricevuto grazie dalla stessa. Presso la stessa si fanno due feste l’anno: una il 1 giugno e una il 21 novembre. Nella prima metà degli anni ’90 del secolo XX la chiesa è stata oggetto di vari lavori di restauro a causa delle «fatiscenti condizioni» in cui versava. Ancora officiata, al suo interno «vi si celebra la ricorrenza liturgica della Presentazione della Madonna al tempio il 21 novembre, la festa di Voto in onore della Madonna della Pietà il primo giugno e la Natività della Madonna l’otto settembre».