Archivio di Stato di
Perugia, Catasti, I, 61, cc.
485r-695v; Biblioteca Augusta
Perugia, G. Fabretti, Memorie
dei paesi soggetti a Magione, Ms n 1943, voll 2; R. Centamori, Villantria: profilo storico e sociale di una
parrocchia del magionese,
in Villantria e il suo territorio.
Notizie e documenti storici sui paesi di: Villa, Soccorso, Antria, Collesanto,
Coceto, Borgo Giglione e i centri minori, a cura di G. P. Chiodini (con
contributi di Rita Centamori e Tiziana Ercolanelli), Perugia 1989, pp. 13-29; A. Grohmann, Città e territorio tra medioevo ed età moderna (Perugia, secc. XIII –
XVI), II, Perugia 1981; Villantria e
il suo territorio. Notizie e documenti storici sui paesi di: Villa, Soccorso,
Antria, Collesanto, Coceto, Borgo Giglione e i centri minori, a cura di G.
P. Chiodini (con contributi di Rita Centamori e Tiziana Ercolanelli), Perugia
1989.
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Villa
Questo nucleo abitato, ubicato
su una delle colline che circondano la pianura di Magione dalla parte
settentrionale, è menzionato per la prima volta nel 1258, in un elenco degli
insediamenti presenti in territorio perugino, come villa Aldrie, villa di
Antria, Villantria. Del secolo XIII se non prima, è anche la chiesa di S.
Valentino, la cui presenza è attestata a partire dagli inizi del Trecento.
A metà di questo secolo, stando a quanto riportato nel catasto della comunità di
Antria, il nucleo abitato era già di una certa consistenza e, oltre ad un
discreto numero di abitazioni, vi era anche un palazzo. Tracce di esso sono
forse da ricercare nel palazzotto seicentesco, di un certo pregio, che
si trova a poche decine di metri di distanza dalla chiesa parrocchiale e oggi
parzialmente in rovina.
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