luoghi naturali


San Savino
L’OASI LA VALLE
L’area della Valle è la parte più interessante di tutto il Parco Regionale del lago Trasimeno, almeno sotto il profilo naturalistico. Si tratta infatti di una grande zona umida, con estesi canneti e numerose specie faunistiche di alto valore scientifico. Per la grande valenza naturalistica e scientifica che riveste a livello nazionale ed internazionale e per la localizzazione strategica rispetto alle vie di comunicazione, l’Oasi è oggi una delle strutture cardine del parco. Per tale motivo è divenuta laboratorio di sperimentazione di politiche sostenibili finalizzate alla gestione del Parco del Trasimeno e dell’intero comprensorio. Un territorio di grande suggestione e ricco di valori ambientali, paesaggistici e culturali che ha fatto da sfondo e da principio ispiratore alle straordinarie opere di artisti antichi e moderni.

La flora
Nella zona umida del Trasimeno si possono distinguere diverse comunità vegetali, caratterizzate dalla presenza di specie diverse, che si dispongono in fasce concentriche che, partendo dalla terra ferma, si spingono verso il centro del lago: la boscaglia igrofila, i prati umidi, il canneto, il laminato, le idrofite emergenti, le idrofite sommerse. Mentre la fascia del canneto e quella delle idrofite sommerse danno luogo a formazioni estese che si sviluppano con una certa continuità, le rimanenti fasce si rinvengono essenzialmente sotto forma di zone "relitte”. All’interno della fascia del canneto troviamo la maggiore biodiversità, è questa, infatti, la formazione vegetale che ospita il maggior numero di animali.

La fauna
Tutto il territorio del Trasimeno è considerato una delle aree regionali di particolare interesse tanto che nel 1995 è stato dichiarato Parco Regionale per la grande consistenza delle popolazioni di alcune specie di uccelli legate alle zone umide. La zone umida, all’interno della quale si sviluppa l’Oasi, presenta una componente faunistica piuttosto articolata, costituita da Pesci, Anfibi, Rettili, Mammiferi ed uccelli. La classe dei Pesci è rappresentata da 18 specie presenti nel bacino lacustre, di queste 5 sono autoctone: tinca, cavedano scardola, luccio, anguilla. Le specie di Anfibi presenti nel territorio sono 7, tra queste abbiamo il tritone crestato italiano, il rospo comune, il rana verde e la raganella italiana. Tra le specie di Rettili presenti abbiamo la lucertola muraiola, la lucertola campestre, il ramarro, la natrice dal collare, e la natrice tassellata. Relativamente ai Mammiferi ricordiamo 2 specie emblematiche: la nutria e l’istrice. La prima in quanto specie introdotta e critica, la seconda, in quanto specie di grande interesse dal punto di vista naturalistico. Nell’area della Valle, l’interesse faunistica prioritario, riguarda la classe degli Uccelli, la cui composizione varia notevolmente con l’avvicendarsi delle stagioni, complessivamente sono presenti nell’arco di un anno 201 differenti specie.

Il calendario ornitologico
Inverno
In inverno si assiste ad un notevole afflusso di uccelli provenienti dall’Europa settentrionale, sospinti verso sud dai rigori del clima. In molti casi si tratta di individui di provenienza nordica che vanno ad accrescere le popolazioni della loro stessa specie residenti tutto l’anno al Trasimeno. Tra le specie di medie e grandi dimensioni, quelle più rappresentate sono la folaga, varie anatre, specialmente fischione, moriglione, alzavola, mestolone, germano reale, il cormorano e lo svasso maggiore. I grandi branchi di folaghe (che formano sull’acqua caratteristiche chiazze nere, visibili a grande distanza e costituite da migliaia di individui) si nutrono a spese delle vaste praterie di piante acquatiche sommerse.
Primavera
In primavera migratori provenienti dall’Africa arrivano per nidificare. Fra essi spiccano per eleganza e bellezza numerose specie di aironi: la nitticora e la garzetta ricompaiono già da marzo ( in realtà una decina d’individui della seconda specie trascorre anche l’inverno sul lago); più tardi, ad aprile inoltrato, giungono tarabusino, sgarza ciuffetto ed airone rosso. In primavera i canneti, nuovamente verdeggianti, risuonano dell’aspro canto del cannareccione e di quello più sommesso e melodioso dell’affine cannaiola. Si tratta di due specie di passeriformi strettamente insettivore che trascorrono l’inverno in regioni africane poste a sud del Sahara e che tornano ogni anno in Europa per riprodursi, costruendo un nido a forma di coppa sospeso agli steli delle canne.
Estate
In estate i giovani di germano reale, di svasso maggiore e di folaga, una volta sgusciati dall’uovo, sono ben presto in grado di procacciarsi il cibo da soli. I genitori si limitano ad accompagnarli alle aree di alimentazione, sorvegliandoli e mettendoli in guardia da pericoli e predatori, il cui approssimarsi viene segnalato ai figli mediante l’emissione di particolari segni di allarme. I pulcini di svasso maggiore, nella fase iniziale della loro vita, devono essere alimentati dagli adulti. I genitori trasportano i figli sul dorso fino alle aree di foraggiamento. In questo modo ottengono il duplice risultato di risparmiarsi la spola con il nido e di assicurare la massima protezione alla prole.
Autunno
In autunno, immensi stormi di rondini in migrazione alla volta dell’Africa popolano il cielo serale, alla ricerca di insetti che cacciano librandosi a pelo d’acqua. All’imbrunire, si poseranno sui canneti, nel cui folto trascorreranno la notte. Sempre nei canneti, cercano rifugio per la notte anche cutrettole e storni. Le prime sono dirette in Africa, i secondi sono arrivati da noi, lasciando l’Europa centro-settentrionale, per trascorrervi l’inverno; i loro stormi sono così numerosi che al loro sopraggiungere, se si è abbastanza vicini, si può udire distintamente una sorta di frastuono, causato dal ritmico aprirsi e chiudersi di migliaia di ali.

La struttura e le attività dell’Oasi
L’Oasi Naturalistica "la Valle” apre al pubblico nel 1996 per volontà della Provincia di Perugia proprietaria della struttura, è gestita dalla Cooperativa l’Alzavola che si occupa di tutte le attività dall’organizzazione delle visite guidate ed autonome alla ricerca scientifica.

La struttura
L’Oasi Naturalistica "La Valle” è dotata di un Centro visite, un edificio a tre piani costruito alla fine dell’ottocento per ospitare il "Consorzio di Bonifica del Lago Trasimeno", al cui interno è stata allestita una mostra riguardante gli aspetti storico-naturalistici dell’area della Valle: parte è dedicata all’Emissario medievale; parte espone, nella sezione naturalistica, alcuni dei risultati ottenuti dall’inanellamento scientifico degli uccelli e dei censimenti degli uccelli svernanti. Presso il Centro visita è possibile acquistare il biglietto d’ingresso (insieme al quale verrà dato in prestito gratuito un binocolo), noleggiare le audioguide, prenotare visite guidate, ricevere informazioni e materiale divulgativo relativo al Trasimeno.
Il Centro visite ospita anche l’Aula Verde dotata di aule didattiche attrezzate con strumentazione multimediale, laboratorio scientifico con 18 stereomicroscopi e di un centro di documentazione con oltre 250 testi sulla natura e cultura del Trasimeno. All’esterno, ha un ampio spazio, una stazione per l’inanellamento degli uccelli, per lo studio delle popolazioni di Passeriformi, un battello elettrico ed una passerella che si inoltra nel canneto con un osservatorio per birdwatching con la disponibilità di 40 binocoli e 2 cannocchiali per rendere ogni partecipante completamente autonomo nell’osservazione degli uccelli. Attualmente la stazione, ubicata in un biotopo di grande rilievo ornitologico, rappresenta per l'Umbria l'unico esempio di sito di inanellamento in cui vengano effettuate catture in maniera regolare e standardizzata.
Tutti gli individui catturati vengono contrassegnati con anelli forniti dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica e su di essi vengono eseguiti i necessari rilievi.

Le attività
L’Oasi Naturalistica La Valle è visitabile tutto l’anno con i seguenti orari:
• Ottobre- Maggio dal martedì alla Domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00;
• Giugno- Settembre tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
Durante l’apertura è possibile effettuare visite guidate e visite autonome.

L’Oasi è accreditata come CEA (Centro di Esperienza Ambientale) nella rete INFEA del CRIDEA (Centro Regionale per l’Informazione, la Documentazione e l’Educazione Ambientale)
Durante l’anno 3 sono le attività principali :
1. Attività didattica. Rivolta alle scuole di ogni ordine e grado (dalla scuola dell’infanzia all’Università) con percorsi e progetti specifici idonei alle varie fasce di età;
2. Attività turistica. Aperta tutto l’anno, facilmente raggiungibile, l’Oasi rappresenta l’accesso sistemico al Parco del Lago Trasimeno, ai visitatori viene data la possibilità di scegliere tra:
Visita autonoma
L’ingresso autonomo permette:
- La visita della mostra sugli aspetti storico naturalistici della Valle e in generale del Trasimeno;
- La visita agli emissari moderno e medioevale;
- Il Bird-watching (con binocolo fornito dall’oasi) dal pontile e dall’osservatorio;
Visita con audioguida
I visitatori avranno libero accesso a:
- la mostra sugli aspetti storico naturalistici della Valle e in generale del Trasimeno;
- agli emissari moderno e medioevale;
- al pontile e all’osservatorio per effettuare Il Bird-watching (con binocolo fornito dall’oasi);
inoltre saranno muniti di audio- guida che fornirà informazioni in lingua italiana o inglese sulle caratteristiche geologiche e morfologiche del Trasimeno;
3. Ricerca scientifica. Finalizzata a monitorare l’Ambiente del Trasimeno vede la sua massima espressione nell’inanellamento scientifico degli uccelli. La stazione di inanellamento situata all'interno dell'Oasi Naturalistica "La Valle", si occupa essenzialmente dello studio delle popolazioni di passeriformi e opera in continuità lungo tutto il corso dell'anno, in un unico sito di cattura. Attualmente la stazione, ubicata in un biotopo di grande rilievo ornitologico, rappresenta per l'Umbria l'unico esempio di sito di inanellamento in cui vengano effettuate catture in maniera regolare e standardizzata.
La stazione utilizza 10 reti mist-nets della lunghezza di 12 metri ciascuna, a 4 tasche, alte 2,4 metri e con lato della maglia pari a 16 mm ubicate nel canneto; altre 4 reti sono presenti nell'oliveto e 5 lungo la siepe. Tutti gli individui catturati vengono contrassegnati con anelli forniti dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e su di essi vengono eseguiti i seguenti rilievi: determinazione della specie, del sesso (quando possibile) e dell'età (quando possibile); lunghezza della corda massima, della terza remigante primaria e del tarso;stima degli accumuli di grasso, dello sviluppo della massa muscolare, dell’intensità della muta del corpo e dello stato di muta delle primarie; in ultimo viene pesato e rilasciato. Tra le ricatture interessanti abbiamo:
- tre rondini inanellate al Trasimeno e ricatturate una in Camerun a 4.071 Km di distanza e altre due rondini nella Repubblica Centro Africana a 4.376 Km;
- Uno storno ricatturato in Russia a 2.130 Km;
- Una Alzavola ricatturata sempre in Russia a 1.572 km.

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