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dal 14 aprile al 30 settembre
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"Tarsminas", il lago etrusco in mostra alla Torre dei Lambardi.

PROROGATA FINO AL 30 SETTEMBRE


"Tarsminas, il lago etrusco. Vita quotidiana al Trasimeno attraverso le immagini del sacro” è il titolo della mostra organizzata dal Comune di Magione presso il polo espositivo della Torre dei Lambardi, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria e la Soprintendenza per l’Archeologia Belle Arti e Paesaggio. Al taglio del nastro, previsto per sabato 14 aprile alle ore 17, interverranno il sindaco di Magione Giacomo Chiodini, Vanni Ruggeri, presidente del consiglio comunale con delega alla cultura, Alessio Renzetti, archeologo e curatore della mostra, Paolo Braconi, Università degli studi di Perugia, Luana Cenciaioli, Direttrice del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria (MANU) e Marica Mercalli, Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. La mostra, resterà aperta fino al 30 settembre e propone al visitatore oltre settanta oggetti tra urne cinerarie, bronzetti votivi, monete, oggetti appartenenti alla sfera della cultura materiale e della religione degli antichi etruschi. Un allestimento fortemente suggestivo, grandi formati fotografici, traduzione bilingue dei contenuti, ricostruzioni cartografiche e interattività multimediale costituiscono parte integrante di un percorso di visita che è stato anche occasione per potenziare e proseguire negli investimenti diretti in strumentazioni e strutture espositive degli spazi interni.

 "Una mostra-evento di grande spessore culturale, che conferma il ruolo acquisito in questi ultimi anni dalla Torre dei Lambardi come qualificato contenitore espositivo in grado di accogliere partnership scientifiche e collaborazioni istituzionali di profonda rilevanza. Un progetto che intende coniugare ricerca e divulgazione grazie anche all’impiego di soluzioni multimediali e interattive, e soprattutto capace di dialogare proficuamente con l’intero territorio del Trasimeno e non solo, proponendosi programmaticamente come punto di partenza per un percorso di rete tra le diverse realtà museali a tema archeologico, da Cortona a Perugia, da Chiusi a Tuoro. Un viaggio nell’archeologia etrusca del lago, attraverso il recupero degli elementi chiave legati a costumi, testimonianze materiali e culti, e realizzato restituendo temporaneamente, al territorio che li ha prodotti, significativi reperti, molti dei quali non esposti al pubblico e provenienti dai depositi del Polo Museale dell’Umbria e della Soprintendenza”. 


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