Autorità, colleghi e amici ricordano la figura politica e culturale di Giovanni Moretti
Docente universitario, studioso delle forme dialettali umbre, fu amministratore e promotore, a Magione, del Museo della pesca, della Cantina sociale, della Pro Loco
Giovedì 10 ottobre a Magione pomeriggio dedicato al ricordo della figura del professor Giovanni Moretti. L’iniziativa è organizzata congiuntamente dal comitato di amici costituitosi nel giugno scorso, dal Comune di Magione e dalle associazioni più legate alla sua lunga e importante attività nei campi della politica, della cultura e del sociale.
Su iniziativa e stimolo di Giovanni Moretti, infatti, nasce la locale Pro Loco, la Cantina sociale di Magione, il Museo della pesca di San Feliciano. Al suo impegno si deve l'accordo con i postelegrafonici del Belgio che consentì l’arrivo di centinaia di turisti, tra cui molti giovani studenti, nel campeggio di Monte del Lago e nella Colonia di Torricella. A lui si devono due importanti pubblicazioni: l'Atlante linguistico dei laghi italiani e il Vocabolario del dialetto di Magione, del quale, per l’occasione, saranno messe in vendita le ultime copie.
Il programma prevede alle ore 16, presso il Cimitero di Magione, un omaggio alla tomba dell'illustre concittadino, venuto a mancare otto anni fa, con deposizione di una corona da parte dell’Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco Massimo Alunni Proietti.
Alle ore 21, presso il Teatro Mengoni, serata dedicata al ricordo della figura di Moretti attraverso i racconti di chi lo ha conosciuto: autorità, amici, colleghi, collaboratori, ex allievi. Al giornalista Riccardo Marioni, magionese, è stato affidato il compito di intervistare i testimoni di un’importante capitolo della vita politica, sociale e culturale di Magione. Le testimonianze saranno precedute dalla proiezione di un filmato, realizzato per l'occasione, con immagini e documenti storici inediti tra cui spiccano, per il valore documentario, riprese del 1945 quando Giovanni Moretti, studente di soli 19 anni in accordo con l'amico Aldo Capitini, fondò a Magione il "Centro di rieducazione politica e sociale”; del 1960 quando in qualità di assessore all'istruzione e cultura del Comune di Magione indica, con sorprendente lungimiranza, la futura scuola dell'obbligo a 14 anni, unica, aperta a tutti i ceti sociali, dotata di servizi moderni come la refezione e il trasporto degli studenti.