Via Giuseppe Garibaldi, assieme al Corso Raffaele Marchesi, a via Memorabile ed a via XX Settembre, è una delle vie storiche del paese. Non è forse un caso che, insieme al Corso intitolato al sacerdote-letterato-pedagogista nonché apostolo del pensiero risorgimentale, vi siano altre due vie che, con la loro denominazione, richiamano immediatamente alla memoria, rispettivamente, il fautore delle tante imprese che portarono all’unificazione nazionale e l’ingresso in Roma, attraverso la breccia di Porta Pia, dei bersaglieri italiani con la conseguente fine del potere temporale pontificio. La via scende dal centro storico del paese, da piazza fra Giovanni da Pian di Carpine, fino al rione di Caserino.
Ripercorrendo l’itinerario dell’antica via Romana, asse di collegamento tra Perugia ed il lago Trasimeno, che ha visto, nei secoli, il passaggio di eserciti, diligenze, carri da lavoro trainati da cavalli e a tanti uomini. È proprio alla fine di questa via, nel rione di Caserino, che esisteva una stazione di posta per il cambio dei cavalli e per il soggiorno dei passeggeri. Ai lati della stessa è possibile ammirare l’antica fonte, riportata al primitivo splendore, e lapiccola chiesa di Sant’Antonio dove ogni anno, nel mese di giugno, nella domenica più vicina al 13, si celebra solennemente la ricorrenza del santo. La festa, molto sentita, alterna momenti di spiritualità e di svago e registra una grande partecipazione popolare.

Via Garibaldi ha conosciuto, negli ultimi anni, il recupero della zona vicino al Corso. Le vecchie case, diroccate e in grado di comunicare immediatamente un profondo senso di degrado, sono state completamente ristrutturate; in esse hanno trovato alloggio numerose famiglie, soprattutto di immigrati.